I Pesci di S. Andrea

Una storia tutta nostra

La tradizione vuole che il 30 di Novembre di ogni anno a VIterbo si festeggi S. Andrea apostolo, umile pescatore della Galilea che morì martire nel 36 d.c. Questa festa ha origini cristiane che si perdono nella notte dei tempi. Fu S. Andrea a moltiplicare, miracolosamente, i pochi pesci nelle mani di un bambino per sfamare i più poveri; da qui la tradizione, fra i primi cristiani, di scambiarsi i pesci nel giorno della festa del Santo. A Viterbo una chiesa prende il nome di S. Andrea, quella sita nell’antico colle di Pian degli Scherani (Pianoscarano); qui gli anziani ricordano che, il 30 novembre, il parroco era solito regalare al vescovo un pesce di pastafrolla.

Pesce di Sant'Andrea 160g Latte

Quest’ultimo propose di fare dono di questi pesci ai bambini che il giorno di S. Andrea si recavano alla santa messa. Mettendo nella vasca dell’acqua santa dei pesci di cioccolata. Quest’antica usanza è viva tutt’oggi: genitori, figli, fidanzati si scambiano il tradizionale pesce. Soprattutto i bambini aspettano questa festa vedendola un preludio all’arrivo dell’imminente Epifania: infatti, nella notte del 29 ciascun bambino lascia sul davanzale della propria finestra un piatto vuoto, nella speranza che S. Andrea abbia fatto loro visita donando il goloso pesce di cioccolata.

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